Pari opportunità
Le Pari Opportunità sono tutelate dalla Costituzione della Repubblica Italiana ed in particolare dai seguenti articoli
Art. 3
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
Art. 37.
La donna lavoratrice ha gli stessi diritti e, a parità di lavoro, le stesse retribuzioni che spettano al lavoratore.
Le condizioni di lavoro devono consentire l’adempimento della sua essenziale funzione familiare e assicurare alla madre e al bambino una speciale adeguata protezione.
La legge stabilisce il limite minimo di età per il lavoro salariato.
La Repubblica tutela il lavoro dei minori con speciali norme e garantisce ad essi, a parità di lavoro, il diritto alla parità di retribuzione.
Art. 51.
Tutti i cittadini dell’uno o dell’altro sesso possono accedere agli uffici pubblici e alle cariche elettive in condizioni di eguaglianza, secondo i requisiti stabiliti dalla legge. A tal fine la Repubblica promuove con appositi provvedimenti le pari opportunità tra donne e uomini. [8]
La legge può, per l’ammissione ai pubblici uffici e alle cariche elettive, parificare ai cittadini gli italiani non appartenenti alla Repubblica.
Chi è chiamato a funzioni pubbliche elettive ha diritto di disporre del tempo necessario al loro adempimento e di conservare il suo posto di lavoro.
Art. 117 [23]
La potestà legislativa è esercitata dallo Stato e dalle Regioni nel rispetto della Costituzione, nonché dei vincoli derivanti dall’ordinamento comunitario e dagli obblighi internazionali.
Lo Stato ha legislazione esclusiva nelle seguenti materie:
a) politica estera e rapporti internazionali dello Stato; rapporti dello Stato con l’Unione europea; diritto di asilo e condizione giuridica dei cittadini di Stati non appartenenti all’Unione europea;
b) immigrazione;
c) rapporti tra la Repubblica e le confessioni religiose;
d) difesa e Forze armate; sicurezza dello Stato; armi, munizioni ed esplosivi;
e) moneta, tutela del risparmio e mercati finanziari; tutela della concorrenza; sistema valutario; sistema tributario e contabile dello Stato; perequazione delle risorse finanziarie;
f) organi dello Stato e relative leggi elettorali; referendum statali; elezione del Parlamento europeo;
g) ordinamento e organizzazione amministrativa dello Stato e degli enti pubblici nazionali;
h) ordine pubblico e sicurezza, ad esclusione della polizia amministrativa locale;
i) cittadinanza, stato civile e anagrafi;
l) giurisdizione e norme processuali; ordinamento civile e penale; giustizia amministrativa;
m) determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali che devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale;
n) norme generali sull’istruzione;
o) previdenza sociale;
p) legislazione elettorale, organi di governo e funzioni fondamentali di Comuni, Province e Città metropolitane;
q) dogane, protezione dei confini nazionali e profilassi internazionale;
r) pesi, misure e determinazione del tempo; coordinamento informativo statistico e informatico dei dati dell’amministrazione statale, regionale e locale; opere dell’ingegno;
s) tutela dell’ambiente, dell’ecosistema e dei beni culturali.
Sono materie di legislazione concorrente quelle relative a: rapporti internazionali e con l’Unione europea delle Regioni; commercio con l’estero; tutela e sicurezza del lavoro; istruzione, salva l’autonomia delle istituzioni scolastiche e con esclusione della istruzione e della formazione professionale; professioni; ricerca scientifica e tecnologica e sostegno all’innovazione per i settori produttivi; tutela della salute; alimentazione; ordinamento sportivo; protezione civile; governo del territorio; porti e aeroporti civili; grandi reti di trasporto e di navigazione; ordinamento della comunicazione; produzione, trasporto e distribuzione nazionale dell’energia; previdenza complementare e integrativa; armonizzazione dei bilanci pubblici e coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario; valorizzazione dei beni culturali e ambientali e promozione e organizzazione di attività culturali; casse di risparmio, casse rurali, aziende di credito a carattere regionale; enti di credito fondiario e agrario a carattere regionale. Nelle materie di legislazione concorrente spetta alle Regioni la potestà legislativa, salvo che per la determinazione dei principi fondamentali, riservata alla legislazione dello Stato.
Spetta alle Regioni la potestà legislativa in riferimento ad ogni materia non espressamente riservata alla legislazione dello Stato.
Le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano, nelle materie di loro competenza, partecipano alle decisioni dirette alla formazione degli atti normativi comunitari e provvedono all’attuazione e all’esecuzione degli accordi internazionali e degli atti dell’Unione europea, nel rispetto delle norme di procedura stabilite da legge dello Stato, che disciplina le modalità di esercizio del potere sostitutivo in caso di inadempienza.
La potestà regolamentare spetta allo Stato nelle materie di legislazione esclusiva, salva delega alle Regioni. La potestà regolamentare spetta alle Regioni in ogni altra materia. I Comuni, le Province e le Città metropolitane hanno potestà regolamentare in ordine alla disciplina dell’organizzazione e dello svolgimento delle funzioni loro attribuite.
Le leggi regionali rimuovono ogni ostacolo che impedisce la piena parità degli uomini e delle donne nella vita sociale, culturale ed economica e promuovono la parità di accesso tra donne e uomini alle cariche elettive.
La legge regionale ratifica le intese della Regione con altre Regioni per il migliore esercizio delle proprie funzioni, anche con individuazione di organi comuni.
Nelle materie di sua competenza la Regione può concludere accordi con Stati e intese con enti territoriali interni ad altro Stato, nei casi e con le forme disciplinati da leggi dello Stato.
- Un portale tutto in "rosa" su occupazione e pari opportunità
- Protocollo d'Intesa in materia di iniziative contro le discriminazioni
- Carta per le pari opportunità e l'uguaglianza sul lavoro
- Documentazione on line
- La Commissione adotta una nuova strategia sulla parità di genere
- Costituzione della Repubblica Italiana
Formazione ed orientamento
Per dare la maggiore informazione possibile ai cittadini sulle opportunità che ci sono in ambito di formazione gratuita e non, in questa sezione saranno inseriti tutti gli Enti di Formazione accreditati dalla Regione Puglia operanti sul territorio di Taranto e provincia che ne faranno richiesta. Per ognuno di loro saranno inserite le notizie salienti ed i corsi attivati.
- Scuola Edile
- Istituto di Istruzione Professionale I.I.P.
- C.N.I.P.A. PUGLIA
- Formazione MAGNA GRECIA
- C.E.A.P.L.
- HOMINES NOVI
- CIOFS/FP Puglia
- KEIFORM
- En.A.I.P. Puglia
- Programma Sviluppo
- Smile Puglia
- Sistema Impresa
- C.I.F.I.R. Sacro Costato
- FORMARE PUGLIA
Via Temenide 117 Taranto
099/6614691
099/6416345
099/9940488
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Piano Urbano Occupazione
Con delibera di Giunta n. 99 del 28/12/2007 si è approvato l’accordo di partnership tra il Comune di Taranto e Italia Lavoro s.p.a. che svolge attività di supporto al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Con delibera di G.C. n. 172 del 3/12/2009 è stato approvato il Piano Urbano dell’Occupazione, predisposto da Italia Lavoro di concerto con il Comune di Taranto, al fine di promuovere l’occupazione e l’occupabilità dei giovani del territorio del Comune di Taranto.
Il Piano propone una serie di interventi attivabili anche in tempi successivi in base alle linee individuabili di finanziamento pubblico a livello regionale, nazionale o comunitario.
Agenzie per il lavoro
Le Agenzie per il lavoro sono operatori abilitati, attraverso autorizzazione rilasciata dal Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale, come previsto dalla disciplina contenuta agli art. 4, 5 e 6 del D.Lgs. 276/2003, ed iscritte in un apposito albo informatico.
AGENZIE PER IL LAVORO - TARANTO
Adecco italia spa
CORSO PIEMONTE 98 - Taranto 74121
099/7324545
Articolo 1 - societa’ di fornitura di lavoro temporaneo spa
VIA LEONIDA 20 - Taranto 74100
099/4532080
Gi Group SpA
VIA LACAITA 17 - Taranto 74121
099/7707067
099/7792469
Manpower SpA - societa’ di fornitura di lavoro temporaneo
VIA DUCA DEGLI ABRUZZI 26 - Taranto 74123
099/4527696
099/4596351
099/4537331
Metis SpA
VIA OBERDAN GUGLIELMO 37 - Taranto 74123
099/4538521
099/4538529
Openjob SpA - agenzia per il lavoro
VIA PITAGORA 104 - Taranto 74123
099/4594845
099/4538196
099/4534550
099/4537970
Piano Straordinario per il Lavoro
PORTALE SISTEMA PUGLIA - IL PIANO PER IL LAVORO
La Regione Puglia ha affrontato sin dal 2009 la crisi economica che a livello nazionale e internazionale ha riverberato i suoi effetti sui lavoratori e sul sistema di impresa, mettendo in atto una pluralità di interventi diversificati nei confronti di tutti i soggetti ( imprese, lavoratori, famiglie ) per contenere gli effetti della stessa.
- Nel 2009 sono state approvate le disposizioni relative alla c.d. "misure anticrisi" e ratificato l'azione di sistema "Welfare to Work";
- Nel 2011 è stato approvato il primo Piano straordinario per il lavoro quale proposta organica di interventi mirati a promuovere e sostenere in Puglia una crescita intelligente, inclusiva, sostenibile per rilanciare e salvaguardare l'occupazione, per valorizzare il capitale umano, migliorare la competitività del sistema d'impresa, per innalzare i livelli occupazionali di quella parte della forza lavoro che presenta percentuali e prospettive di occupazione più bassa;
- Con deliberazione n.249 del 19 febbraio 2013, è stato approvato il Piano straordinario di interventi per i percettori di ammortizzatori sociali in deroga e percettori di sostegno al reddito", quale piano articolato di interventi teso a promuovere tra l'altro, il potenziamento delle competenze dei percettori di ammortizzatori sociali in deroga attraverso l'avvio di percorsi formativi specialistici derivanti da una rilevazione anche diretta delle figure professionali maggiormente richieste dal tessuto produttivo pugliese;
- Con Delibera di G.R.n. 1721 del 1 agosto 2014, è stato ratificato l'Accordo quadro denominato "Secondo Piano straordinario per il Lavoro- per il lavoro di cittadinanza", sottoscritto con le Organizzazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil e Ugl di Puglia e il Protocollo d'Intesa denominato "Lavoro Minimo di cittadinanza" sottoscritto con i Sindaci dei Comuni della Puglia.
- Nel corso del 2014 è stata avviata una sperimentazione regionale denominata " Lavoro di Cittaduinanza" quale pluralità di azioni articolata con l'obiettivo di :
- Potenziare il livello di efficacia del sistema della formazione professionale al fine di incrementare il livello di occupabilità delle persone;
- Coinvolgere attivamente gli attori istituzionali e il partenariato socio-economico nella identificazione e l'attivazione delle leve di crescita del sistema produttivo locale;
- Consentire il reinserimento dei lavoratori nel mercato del lavoro attraverso la valorizzazione delle competenze professionali possedute.
Successivamente, con deliberazione di G.R. n.2456 del 21/11/2014, è stata approvata la strategia regionale per l'Inclusione Sociale Attiva e il contrasto alle povertà, nonchè gli indirizzi operativi per la realizzazione dei "Cantieri di cittadinanza di cui all'art.15 della Legge Regionale n.37/2014 e del "Lavoro Minimo di cittadinanza di cui all'Accordo Quadro citato.
Al fine di incrementare l'occupabilità delle persone espulse dal mercato del lavoro, ovvero svantaggiate rispetto all'accesso, definendo altresì una riconversione in senso produttivo della spesa assistenziale sostenuta per i percettori di ammortizzatori sociali, il Comune di Taranto, ha voluto consentire il pieno dispiegarsi delle opportunità formative per aumentare il pronostico di occupabilità anche per i percettori di ammortizzatori sociali ordinari, i disoccupati ai sensi della vigente normativa statale in merito, gli inoccupati e le persone con gragilità sociale.
Con Delibera di Giunta n. 214 del 22/12/2014, e successivamente con Delibera di Giunta n. 42 del 20 aprile 2015 l'amministrazione comunale ha attivato 8 progetti/cantieri di cittadinanza, quali strumenti per facilitare l'inserimento socio-lavorativo dei disoccupati/inoccupati di lunga durata e l'inclusione sociale dei soggetti in condizione di particolare fragilità sociale.
A tal fine
Per raggiungere la pagina di approfondimento basta cliccare sul banner "Il Piano per il Lavoro" nell’elenco -Sportelli e Osservatori" presente nella parte destra della home-page
rivolto a:
- imprese
- lavoratori in cassa integrazione
- occupati
- lavoratori atipici
- disoccupati
- donne disoccupate
- donne imprenditrici
- donne occupate
- giovani disoccupati
- apprendisti
- disabili disoccupati
- migranti
- immigrati e richiedenti asilo
- ultracinquantenni
- lavoratori socialmente utili
- giovani laureati
- ricercatori
- manager
- imprenditori