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Il sindaco del Comune di Taranto e presidente della Provincia di Taranto Rinaldo Melucci ha accolto ieri a Palazzo di Città i presidenti dei Rotary Club “Taranto” Giuseppe Scarlino, “Taranto Magna Grecia” Cosimo Varvaglione, “Martina Franca” Giuseppe Torricella, “Manduria” Paolo Rotondo, “Massafra” Luca Tatullo, “Grottaglie” Nicola Cavallo e “Ginosa – Laterza” Francesco Cantore.

I presidenti, accompagnati dall’assistente del Governatore e dal formatore del Distretto Rotary 2120 Paolo Solito e Paola Silvestri, hanno rappresentato al primo cittadino la volontà di farsi promotori di iniziative di collaborazione tra i club e i rispettivi comuni, al fine di sviluppare delle competenze di leadership e progettualità di lavoro comuni, per offrire speranza e fiducia nel futuro anche in prospettiva di eventuali e proficue collaborazioni con i paesi del Mediterraneo.

Per iniziare i club presenti, in qualità di rappresentanti dell’arco ionico rotariano, hanno rappresentato la loro disponibilità a lavorare per l’organizzazione di un evento comune da realizzarsi nel prossimo mese di ottobre, avente come oggetto uno dei più ambiziosi programmi umanitari che siano mai stati intrapresi da un soggetto privato, esempio di collaborazione con il pubblico nella lotta alle malattie: il programma PolioPlus lanciato dal Rotary International nel 1985.

È opinione condivisa che solo dall’azione sinergica di tutti i Rotary Club può derivare il successo, ovvero la sconfitta della malattia e la sua definitiva eradicazione. Il Rotary, infatti, è coinvolto nell’opera di eradicazione totale della poliomielite in due modi: finanziariamente, a seguito del riconoscimento quale organizzazione non governativa operante nel campo della salute a livello internazionale (dal 1985 quale componente dell’Organizzazione Mondiale della Sanità), e attraverso l’assistenza sul campo in qualità di braccio volontario dell’alleanza mondiale contro la poliomielite.

I volontari del Rotary attraverso la sua rete mondiale, prestano assistenza alla distribuzione del vaccino, alla mobilizzazione sociale e all’aiuto logistico in cooperazione con i ministeri della Sanità, Oms, Unicef e i centri di prevenzione e controllo degli Stati Uniti. I soci del Rotary, infatti, hanno contribuito con oltre 2,1 miliardi di dollari e innumerevoli ore di volontariato, a proteggere da questa malattia paralizzante circa 3 miliardi di bambini in 122 paesi. Gli sforzi di advocacy del Rotary hanno avuto un ruolo fondamentale nelle decisioni dei governi per farli contribuire con oltre 10 miliardi di dollari.

Oggi, la polio rimane endemica solo in Afghanistan e Pakistan. Ma è essenziale continuare a lavorare per mantenere liberi dalla polio gli altri paesi. Se oggi si dovessero interrompere tutti gli sforzi di eradicazione, entro 10 anni la polio potrebbe paralizzare fino a 200mila bambini ogni anno.

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