Questa mattina si è celebrata dinnanzi al TAR di Lecce la camera di consiglio per stabilire se dovrà essere sospesa l'ordinanza cui il sindaco Melucci intima lo stop dell'area a caldo dello stabilimento siderurgico ex ILVA in mancanza di soluzioni per ridurre le emissioni di benzene
"DA QUESTA PARTE NON VI É UN'AMMINISTRAZIONE, MA UN'INTERA COMUNITÁ"
Sarà necessario attendere ancora per capire se il TAR di Lecce sospenderà l'ordinanza con cui il sindaco del Comune di Taranto e presidente della Provincia di Taranto, Rinaldo Melucci, ha intimato ad Acciaierie d'Italia e all'ILVA in Amministrazione Straordinaria lo spegnimento dell'area a caldo qualora non dovessero essere individuate e sanate le cause a seguito delle quali si è registrata in città una maggiore emissione di benzene, così come emerso dai rapporti di Arpa Puglia e Asl Taranto.
Nella mattinata odierna il procedimento, svoltosi in camera di consiglio dinanzi all'organo giudicante, ha visto i legali di Comune e Provincia (affiancati dai colleghi di Regione Puglia, ARPA e Asl del capoluogo ionico), nell'evidenziare l'allarmante situazione che a livello sanitario un intero territorio è costretto a subire da decenni, sottolineare che a chiedere il rigetto della sospensiva e, di conseguenza, la piena operatività dell'ordinanza non c'è solo un'amministrazione, ma un'intera comunità. Una comunità che può veder scongiurato il danno sanitario soltanto grazie a interventi decisi e all'adozione di provvedimenti come quello che il sindaco Melucci ha firmato lo scorso 22 maggio.
Preso atto di quanto esposto dalle parti, il tribunale si è riservato la decisione.
Si segnala che a Lecce erano presenti, oltre il sindaco Melucci, una rappresentanza compatta delle amministrazioni locali e Legambiente, che ha formalizzato la sua costituzione nel procedimento. Una presenza massiccia che ha voluto rappresentare come quella ambientale, a Taranto, non debba essere considerata una “questione locale”, ma una questione che, interessando l'intero Paese, deve essere risolta il prima possibile senza ulteriori rinvii.