L'assessore all'Ambiente, Legalità e Qualità della Vita Annalisa Adamo ha aperto i lavori della seconda giornata della tappa tarantina del Festival dello Sviluppo Sostenibile, al Teatro Fusco.
Durante il panel della mattina si è discusso di "Modelli d'impresa per lo Sviluppo Sostenibile", con gli interventi del presidente di Assobenefit on. Mauro Del Barba, dei professori Massimo Folador e Giuseppe Buffon, del segretario generale della Camera di Commercio di Taranto Claudia Sanesi, moderati da Francesca Sanesi.
Di seguito il testo dell'intervento dell'assessore Adamo.
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Buongiorno a tutti, porgo ai relatori il mio personale benvenuto, quello del Sindaco Melucci e di tutta l'amministrazione comunale.
Sono molto lieta di fare l'intervento oggi, vista la declinazione degli argomenti che gli illustri relatori affronteranno, per la panoramica che ne verrà su un nuovo modo di fare impresa, in cui le parole sostenibilità, responsabilità e trasparenza sono degli imperativi.
Se in generale l'effettivo buon funzionamento delle amministrazioni pubbliche, la loro qualità ed il loro buon metodo è sempre stato un fattore importante ed influente per la loro riuscita, è evidente che nello specifico caso delle imprese in transizione diventa vitale una rivoluzione operativa delle macchine amministrative pubbliche affinché gli enti pubblici diventino più sostenibili attraverso la sburocratizzazione e l'innovazione.
Solo con amministrazioni pubbliche più competenti, rinnovate e capaci di dare certezze, di fissare degli indirizzi e non essere invasive, perdendo quella rigidità che non permette di contestualizzare l'azione pubblica e di misurarla rispetto agli ambiti e alle persone.
Ieri il Sindaco Melucci ha aperto i lavori di queste due giornate dicendo che per lui la parola d'ordine è “TEMPO”, che in relazione alla sostenibilità “non c'è più tempo” per attendere, che di “TEMPO” rispetto alla sostenibilità ne abbiamo perso troppo. Sottoscrivo quanto detto dal Sindaco!!
Dagli anni '90 ad oggi abbiamo imparato molto, ma sono ancora del tutto insufficienti i progressi riguardanti i cambiamenti urgentemente necessari nelle politiche ambientali, nei comportamenti umani, nel consolidamento della relazione tra etica ed economia, nella abbattimento delle disuguaglianze sociali e culturali.
In questa direzione Ecosistema Taranto che è stato raccontato in modo eccellente dall'assessore Occhinegro nella parte della rigenerazione urbana, nei progetti di riforestazione e nelle direttrici culturali individuate tenendo conto dell'Agenda '20/'30. Le transizioni verso la sostenibilità si realizzano in una complessità di azioni e di modi ma tutti richiedono una pressione della società civile, con un sostegno basato sulle prove certe, una direzione politica responsabile
Oggi vorrei lasciarvi però l'accento su altre due parole, che insieme compongono un'alchimia: “FUTURO GIUSTO”, il futuro giusto che tutti meritiamo ma che questa città e questa comunità meritano più che mai.
Per un “FUTURO GIUSTO” bisogna intervenire nelle principali dimensioni della vita delle persone: AMBIENTE - LAVORO-SERVIZI PUBBLICI ESSENZIALI - CONSUMI E IMPRESE – CULTURA e PARTECIPAZIONE ALLA GOVERNANCE e alla POLITICA, assumendoci la responsabilità del passaggio generazionale garantendo un “FUTURO GIUSTO” alle nuove generazioni, non solo attraverso l'abbattimento delle disuguaglianze sociali, territoriali ma anche e soprattutto ambientali.
Il Green New Deal è un nuovo paradigma, per il quale è necessario non solo sostenere il patto ambientale tra istituzioni e industria, ma è necessario per la rinascita un nuovo patto politico, un patto sociale ed d'innovazione sociale, che metta le persone e la vita al primo posto.