PugliaRegione Puglia + TarantoProvincia di Taranto 

Egregio Segretario, Caro Nicola,

riecheggiano nelle mia testa le parole che ti ho sentito pronunciare tra le famiglie del quartiere Tamburi in occasione della tua visita a Taranto lo scorso ‪20 novembre, ribattute dalla stampa locale e nazionale e largamente apprezzate dai cittadini e dai militanti locali del Partito Democratico: <<risarcire la città ferita>> e ancora <<serve una proposta che coinvolga la comunità>>.
Di quelle parole ho avuto modo di ringraziarti pubblicamente, come ho avuto modo di condividere la bontà della direzione impressa dalla tua gestione alla Segreteria nazionale all’intero Partito, un contributo fatto di proposte autentiche, di aperture generose alle forze della società civile, di coinvolgimento fattivo degli amministratori locali, di ritorno ai valori fondanti della nostra Costituzione democratica.
E tra questi ultimi, sono sicuro che tu, da amministratore quale sei, riconosci come me il valore prioritario della tutela della salute dei cittadini.
La vicenda dello stabilimento siderurgico di Taranto e dei rapporti che le istituzioni centrali hanno sempre intrattenuto con il territorio ionico è assai complessa. Non intendo soffermarmi in questa sede sulle responsabilità che anche i Governi della nostra parte politica hanno assunto. Tuttavia, è bene che tu sappia che siamo ormai giunti ad un punto di non ritorno, dopo mezzo secolo di sacrifici, di promesse mancate, di reati, di ingiurie contro il creato, di strutturale crisi socio-economica, di ipoteca di intere generazioni di tarantini sull’altare del mercato e del PIL del sistema Paese.
Nell’intesa che inopinatamente e senza alcun coinvolgimento della comunità locale, e nemmeno, per intenderci, di un’amministrazione comunale a guida PD, i Commissari di Governo dell’ILVA SpA in Amministrazione Straordinaria hanno siglato con il gruppo ArcelorMittal innanzi al tribunale di Milano in data 4 marzo 2020, non vi è traccia di alcun risarcimento per Taranto. Vengono invece concessi al privato ulteriori incentivi, licenze di inquinare ed impoverire il territorio e i lavoratori, non vi è spazio per l’Accordo di Programma invocato a gran voce dalla gran parte dei cittadini, dalle forze politiche ed i corpi intermedi ionici, non c’è nemmeno sostanza sulla quale fondare il tanto decantato green deal italiano ed europeo, persino in barba agli sforzi del nostro Commissario UE Paolo Gentiloni.
Quello che sconcerta di più un sindaco PD, che da tre anni tenta di assicurare leale collaborazione ai vari Governi nell’interesse dei propri cittadini e delle migliaia di lavoratori, è la considerazione che oggi sembra che proprio alcuni titolari di dicasteri in quota al PD stiano operando con leggerezza a danno di Taranto, agendo in assoluto contrasto con quelle parole del Segretario Nazionale del Partito. Come nel caso delle recenti dichiarazioni del responsabile del MEF, il Ministro Roberto Gualtieri, stiano persino assumendo posizioni contrarie ai principi originari del Partito e della strada che i suoi stessi livelli locali stanno da giorni indicando per il futuro di Taranto.
Per tutto questo, ti chiedo un urgente approfondimento con gli interessati sulla vicenda ex ILVA, ti chiedo che il PD faccia sentire finalmente una voce univoca e distinta sui bisogni dei tarantini, sui valori che sia i nostri ministri che noi amministratori del Partito siamo chiamati a difendere ad ogni costo, per non fare torto alla nostra anima.
Inoltre, ti chiedo di lavorare con le forze di maggioranza per individuare con solerzia e con un preventivo confronto con gli enti locali nuovi profili cui affidare l’incarico commissariale dei compendi aziendali ex ILVA.
Sicuro del tuo consueto appassionato e coraggioso supporto, ti invio i miei più cordiali saluti.   

Il Sindaco di Taranto
Rinaldo Melucci

Torna all'inizio del contenuto

Questo sito utilizza i cookie per il funzionamento e per offrirti una migliore esperienza. I cookie tecnici e i cookie utilizzati per fini statistici sono già stati impostati. Per ulteriori dettagli sui cookie, compresi quelli terze parti, e su come gestirne le impostazioni consulta la Cookie Policy.

Cliccando ACCETTO acconsenti all’utilizzo dei cookie.